#disagiointreno – Meglio a casa?

Ritorno alla magione ore 18.30. Sono in piedi dalle sei.

Treno in ritardo, nebbia, sul treno pazzi che ridono da soli, un ubriaco che ha deciso di blaterare la storia della sua vita, studenti di medicina che parlano di autopsie. Ma l’highlight della giornata è stata la ragazza che stamattina, davanti a me in metro, ascoltava Run the world (girls) di Beyoncè -io non so se rendo l’idea, ma era a volume talmente alto che la sentivo dai suoi auricolari e ne ero terrorizzata- e accennava anche uno sculettamento. Alle sette. In metro. Ovviamente aveva i leggings usati come se fossero pantaloni.

Insomma oggi era meglio stare a casa, quello volevo dire.

Sono Fraps e tutti i giorni viaggio su e giù con il passante S5. Il treno è fonte di ispirazione per i miei post ironici e spesso taglienti, perchè mi piace guardare la gente e fantasticarci su in modo anche un po’ spietato. Credo di essere una scrittrice mancata e mi piacerebbe un giorno raccogliere i miei raccontini in un libro.

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